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Recensione

Sentinel

di Ivan Vailati  

il nostro voto
88
il vostro voto (4 votanti)
88
In breve

In questo gioco impersonerete Beni, un giovane al quale viene rapita la sorella Carrie dal losco figuro di turno, Doba: per avere salva la vita della vostra amata parente dovrete affrontare i pericoli della Tomba 35 e della sua sentinella di difesa Dormeuse. La vostra avventura vi porterà ad attraversare sette portali, sette trappole che via via la sentinella vi proporrà per mettervi alla prova, sette mondi fantastici tutti in 3D. Dei piccoli gioielli di programmazione che faranno luccicare i vostri occhi, universi di grande bellezza e fantasia creati per l’occasione, ognuno con una propria caratteristica: dal mondo della natura a quello dell’aria, da quelli del fuoco, dell’acqua, della neve, al mondo sottomarino e infine a quello della città. Riuscirete a liberare vostra sorella?

 

Recensione Completa del 10 Febbraio 2005
I videogiochi di avventura si dividono in tre distinte categorie: la prima e la più conosciuta è quella delle avventure grafiche in terza persona, dove potete usare il mouse e vedere il vostro personaggio muoversi liberamente tra le locazioni, interagire con l’ambiente, usare l’inventario, combinare oggetti ecc., ecc..

La seconda, che è poi quella che va più per la maggiore in questo periodo è quella caratterizzata da una visuale in soggettiva, detta anche in prima persona (insomma, come se vedessimo il mondo di gioco con i nostri occhi), dove ci si può muovere con il mouse tra schermate fisse, guardarsi intorno, interagire con l’ambiente, usare l’inventario e a volte (non sempre) combinare o gestire gli oggetti.

La terza e ultima categoria è ancora dedicata alle avventure con visuale in soggettiva, ma a differenza della precedente non si possiede nessun inventario e quindi nessun oggetto: i movimenti possono essere gestiti tramite tastiera, altre volte con il mouse, e non ci sono schermate fisse ma sarete liberi di girare liberamente, e dove gli enigmi sono basati sull’osservazione, sul prendere nota e sull’ interazione con l’ambiente circostante (costituito molto spesso di macchine, aggeggi o ammennicoli vari) oppure basati sulla logica o sulla matematica. Inoltre il vostro pellegrinare è spesso solitario e non potete parlare con nessuno semplicemente perché non troverete nessuno sul vostro cammino.

Maestri di quest’ultima categoria sono senz’altro i Detalion: dopo averci impressionato con Schizm e il suo seguito Schizm II, ritornano con questo Sentinel, il Regno delle Illusioni che si rivolge a quelle persone che amano farsi avvolgere dall’atmosfera di complessi mondi (ce ne sono di belli) e dagli enigmi in stile Myst.

La trama è abbastanza banale, diciamo pure che forse è solo poco più di una scusa per costruirci intorno il gioco. Voi impersonerete Beni, un giovane settantottenne (in quei tempi si vive fino a 500 anni, figuratevi!) al quale viene rapita la sorella Carrie dal losco figuro di turno che questa volta si chiama Doba: per avere salva la vita della vostra amata parente dovrete affrontare i pericoli della Tomba 35 e della sua sentinella di difesa Dormeuse (scopriremo che il suo vero nome è Tamara), sicuramente il migliore ammasso di pixel che abbia mai visto in un gioco, tutta curve e... non fatemi dire altro.

La vostra avventura vi porterà ad attraversare sette portali, sette trappole che via via la sentinella vi proporrà per mettervi alla prova, sette mondi fantastici tutti in 3D. Dei piccoli gioielli di programmazione che faranno luccicare i vostri occhi, universi di grande bellezza e fantasia creati per l’occasione, ognuno con una propria caratteristica: dal mondo della natura a quello dell’aria, da quelli del fuoco, dell’acqua, della neve, al mondo sottomarino e infine a quello della città. Ragazzi, se un videogioco fosse qualcosa di artistico (e non lo è, forse?) questo sarebbe un sicuro capolavoro.

L’interfaccia di gioco (e qua viene il bello) è gestibile a piacimento. Volete usare solo il mouse? Allora potrete usare il tasto destro per camminare, quello al centro per saltare (tasto inutile, nel gioco non serve a nulla) e quello a sinistra per interagire, oltre alle direzioni del mouse per guardare. Preferite forse usare un connubio mouse tastiera? Bene, scegliete i tasti che volete da abbinare al mouse e via, si gioca! Volete giocare solo con la tastiera? Fate la stessa cosa, scegliete i tasti più adeguati e divertitevi come più vi pare e piace: insomma non potrete proprio lamentarvi da questo punto di vista.

Le opzioni di gioco sono molto complete in ogni aspetto, potete gestire le impostazioni in qualsiasi maniera, sia per quanto riguarda l’audio, la gestione dei comandi, e la risoluzione grafica che parte da una semplice 640 x 480 per giungere a una ottima 1280 x 960 (a patto di avere un buon computer che sappia reggere un engine cosi pesante senza perderne in fluidità): potete attivare il filtro anisotropico, i sottotitoli e i suggerimenti (questo solo nel caso vi troviate in difficoltà nel proseguo del gioco) per poi finire con i soliti comandi, cioè continuare, caricare o salvare la partita. Sicuramente c’è di tutto e di più.

Ottimo il sonoro che ci farà compagnia per tutta l’avventura, mai noioso e ripetitivo, gli effetti ambientali sono ai massimi livelli con un suono molto pulito e nitido. In tutto il gioco l’unica persona che cui avrete l’occasione di parlare è Dormeuse (a parte l’inizio e la fine del gioco quando parlate con Doba) e anche se sono solo due i personaggi, il parlato e il doppiaggio di questi è eseguito in modo molto professionale e questa è una garanzia di qualità.

Gli enigmi sono la colonna portante del gioco, si assestano su una difficoltà medio alta e risultano essere sempre tutti logici e sensati: insomma, una buona sfida sia per gli avventurieri esperti che per quelli meno ferrati che comunque in caso di difficoltà possono sempre avvalersi dei suggerimenti. L’importante è osservare, ascoltare, ragionare e prendersi tutto il tempo necessario: a volte capita, iniziando un nuovo mondo, di trovarsi spaesati senza sapere cosa fare, ma basta soltanto fare qualche piccola esplorazione, provare a usare qualche macchinario e ad agire con qualcosa che si arriva presto alla soluzione.

Nel complesso la longevità si assesta sulle 20 ore abbondanti, una durata tutto sommato buona se pensiamo che la maggior parte delle altre produzioni non sorpassano le 10 ore. Peccato per i filmati praticamente inesistenti: alla fine ci sono solo scene di intermezzo gestite dallo stesso motore grafico (il Jupiter) peraltro ottimo del gioco. Penso che almeno un filmato iniziale ed uno conclusivo ci sarebbero voluti.

Nel complesso Sentinel è e resta un gioco di indubbie qualità, capace di catapultare il giocatore in mondi meravigliosi, sorretto da un sonoro, un interfaccia, una grafica e una giocabilità ottimi, con buoni enigmi, a volte innovativi, altre volte meno, ma con carattere da vendere, peccato solo per la trama e per i filmati inesistenti.

Comunque complimenti ai Detalion per questo piccolo gioiello che mi sento di consigliare a chiunque senza limiti di sorta.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Detalion
Distributore: Atari
Data Rilascio: Q1 2005
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Avventura/Puzzle
Grafica: 3D
Visuale: Soggettiva
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Italiano
Sottotitoli: Italiano
Ricerche
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Requisiti minimi
OS: Windows 98/Me/2000/XP
Processore: 800 Mhz
RAM: 128 MB
Scheda Video: 64 MB
Hard Disk: 1.3 GB
Supporto: 2 CD
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