Michael Arthate, che ha da poco pubblicato il suo primo romanzo horror, giunge alla tenuta di Blackwood Manor in cerca d’ispirazione per il suo nuovo libro. Il cielo è cupo, l’aria pesante e la zona è immersa in una calma innaturale. Lo scenario si preannuncia inquietante... Rimasto isolato durante un violento temporale, Michael è indotto a investigare sui segreti della casa e dei suoi precedenti abitanti. Nessuno sa cos’è veramente successo tra quelle mura e perché è stata commessa un’azione così efferata e incomprensibile. Michael non può fare a meno di cercare indizi in ogni angolo della vecchia casa e decide di scoprire la verità . Ma mentre i pezzi del puzzle si ricompongono intuisce che la sua stessa vita potrebbe essere in pericolo…
Prima di iniziare la recensione è meglio fare un'introduzione di tipo storico ponendoci un paio di domande. Chi sono i Nucleosys Digital studio e da dove arrivano? E' un gruppo di giovani talenti sviluppatori (fondato da Agustin Cordes e Alejandro Graziani) che si stanno facendo conoscere a livello mondiale grazie a Scratches, avventura grafica horror in soggettiva e distribuita in Italia dalla Power-Up. Il team è originario dell’Argentina (nazione che in questi ultimi tempi è passata alle cronache per ben altri fatti per la vicenda dei bond) e con coraggio sta muovendo i suoi primi passi nel mondo videoludico: oggi mi prenderò la responsabilità di spulciare, ribaltare, esaminare, recensire il loro primo lavoro.
La trama è il tipico esempio di come qualcosa di semplice e banale possa diventare interessante quando alle spalle ci sono delle buone idee e dell’originalità . Il vostro nome è Michael Arthate, e siete uno scrittore emergente in cerca di ispirazione per il suo ultimo libro: grazie al vostro amico Jerry verrete a conoscenza di una casa vittoriana (Blackwood Manor) in vendita nel nord dell’Inghilterra. Senza farvelo ripetere 2 volte l’acquisterete e vi trasferirete per iniziare a dare fondo alla vostra creatività : purtroppo, una volta giunti alla dimora scoprirete che c’è qualcosa che vi sta aspettando, qualcosa di minaccioso e demoniaco che si nasconde in quella casa. Ovviamente tocca a voi scoprire cosa sta succedendo.
Una volta iniziato il gioco, anche in questa occasione, mi sono dovuto rendere conto di essere di fronte alla solita risoluzione fissa e più precisamente alla 800 x 600: le mie speranze erano riposte in una eventuale 1024 x 768, che, ha mio parere, in pieno 2006 sarebbe anche logico aspettarsi. Ma anche questa volta le mie aspettative sono state deluse come delusi saranno i possessori di un monitor a LCD da 19 pollici che avranno grossi problemi nel visualizzare al meglio le immagini e le locazioni. Le locazioni? devo dire che in questo caso ho trovato gli ambienti interni discretamente realizzati e ricreati nei minimi particolari (non per niente hanno preso come modello gli oggetti e i progetti dell’epoca): di contro quelli esterni sembrano semplici, spogli e grigi. Essendo di fronte a un gioco a sfondo horror i programmatori, come era lecito aspettarsi, hanno optato per una scelta cromatica alquanto azzeccata. Infatti, tutti i luoghi che visiterete tenderanno ad un colore sul grigio-marrone per un'atmosfera di ottimo impatto visivo. Le animazioni invece sono inesistenti: infatti, a parte la pioggia all’esterno e le porte che potrete aprire, Scratches soffre di una staticità impressionante, che però, a mio parere, è dovuta a una scelta ben precisa. Infatti la mancanza delle animazioni viene sopperita grazie all’enorme lavoro svolto nelle numerosissime locazioni: normalmente le direzioni in cui guardare nei giochi in soggettiva sono avanti (che poi è nord), in alto e in basso, poi a nord, est, sud e ovest per un totale di 12 locazioni per ogni spostamento: in questo caso invece il lavoro raddoppia e le locazioni salgono a 24, infatti sarà possibile guardare anche a nord-est, sud-est, sud-ovest e nord –ovest, un lavoro immane che rende l’esperienza ancora più completa e appagante. Per concludere, ultimo particolare, non ci saranno personaggi o animali, nella casa sarete soli per tutto il tempo e il vostro unico contatto con l’esterno sarà il telefono che si trova vicino all’entrata.
Il menù di gioco vi apparirà proprio con la villa Vittoriana che fa da sfondo: da qua potrete scegliere se iniziare, caricare o salvare una partita (questa opzione c’è solo durante lo svolgimento del gioco), uscire nel caso lo vogliate oppure entrare nel menù configurazione. All’interno di quest'ultimo potrete scegliere se attivare i suggerimenti (per i meno esperti), attivare l’audio surround o attivare la modalità slideshow: in alternativa potrete scegliere anche cose di minore importanza, come la regolazione della velocità della telecamera e del testo a video, oppure scegliere la luminosità che preferite. L’interfaccia di gioco è di una semplicità disarmante: il tasto destro del mouse è praticamente utilizzato solo per aprire e chiudere l’inventario, tutto il resto è gestito tramite il tasto sinistro. Sullo schermo avrete il cursore a forma di mano chiusa che sta a significare una zona neutra, quando passerete su una zona attiva la mano si trasformerà a seconda delle esigenze in un dito che indica nel caso in cui dobbiate spostarvi in una zona particolare (per gli spostamenti dello sguardo uscirà una freccia), una mano aperta nel caso dobbiate prendere, utilizzare o spostare qualcosa, oppure una mano con la lente nel caso vogliate esaminare qualche cosa. Tutto qua, come vedete nulla di complicato: gli oggetti si possono combinare, basta prenderne uno, metterlo sopra un altro e cliccare.
Per quanto riguarda gli enigmi c’è da dire che mai come in questo caso, la vostra memoria fotografica e la vostra capacità di osservazione verranno messi a dura prova: purtroppo le vere difficoltà sono tutte concentrate nel trovare quell'oggetto che vi sarà scappato e che non avete visto. Vi assicuro che avere 24 locazioni da controllare ad ogni spostamento è faticoso, volete che non vi sfugga qualcosa? Senza contare i numerosi quadri e vari oggetti che si possono esaminare per una interazione con l’ambiente nel complesso buona. Il gioco è sostanzialmente diviso in 3 giorni. Il primo per la maggior parte del tempo lo sprecherete nel visitare ogni angolo della casa per soddisfare la vostra curiosità , non appena le cose inizieranno a farsi interessanti dovrete cercare di seguire la trama, mentre gli enigmi saranno tutti basati sull’utilizzo e la combinazione degli oggetti e saranno via-via che proseguirete più difficili. Devo dire che ce ne sono un paio veramente carini e altrettanti abbastanza complicati.
Haaaaaaaa……..il sonoro è la parte più succulenta di tutta la produzione, il fulcro di tutto. Partiamo dal doppiaggio, solo quattro o cinque sono le voci che sentiremo in tutta l’avventura e per giunta solo per telefono (a parte quella del vostro personaggio): finalmente un ottimo doppiaggio, ben recitato e con le giuste cadenze. I rumori ambientali sono quelli dei film horror che ormai conosciamo a memoria, scricchiolii, porte che sbattono, rumori dalla cantina, tutto molto coinvolgente, ma il massimo signori, il massimo lo si raggiunge con il comparto musica. Le melodie inizialmente, nei momenti calmi saranno orchestrate con il pianoforte e con qualche violino di contorno, ma nei momenti più importanti le melodie lasceranno il posto a delle musiche di forte enfasi e impatto emotivo che oserei dire disturbante, in alcuni casi veramente fastidiose, ma che riescono a lasciarti dentro quell'angoscia particolare. C'è ben poco da dire, gran bel lavoro.
Però esistono degli aspetti negativi in Scratches che non si possono assolutamente sottovalutare: tanto per cominciare la longevità , le persone che mangiano avventure giorno e sera riusciranno a venirne a capo dalle 8-10 ore di gioco, per le persone meno smaliziate le ore aumenteranno fino a 12-14, comunque c’è da dire che l’opzione suggerimenti è sempre in agguato e come dico sempre non è facile resistere: io sono e sarò sempre contro l’aiuto in linea nei giochi di avventura. Altro aspetto negativo di cui volevo discutere senza rivelare niente sulla trama riguarda il finale che ho trovato esageratamente frettoloso, e comunque, a mio parere, non riesce a dare una degna risposta a tutte le domande e gli interrogativi che durante l’avventura ci sono stati sottoposti. Piccola conclusione con il problema dei caricamenti: Scratches ha un difetto che può essere piccolo o enorme (dipende da quanto siete capaci di sopportarlo): ogni volta che visiterete una stanza dovrete aspettare un caricamento che va dai 5 ai 10 secondi di tempo (dipende dalla grandezza della stanza dove state entrando) e questo è veramente un peccato, per un gioco che non succhia molte risorse hardware si sarebbe dovuto curare di più questo aspetto.
E siamo alla fine, per essere alla loro prima fatica i Nucleosys si sono riusciti a distinguere dalla massa creando un gioco di enorme impatto emotivo, con un paio di situazioni veramente adrenaliniche, da vivere tutto d’un fiato soprattutto grazie all’atmosfera che il gioco riesce a creare e ad un sonoro di altissimo livello. Non possiamo comunque dimenticare gli aspetti negativi di cui ho parlato poco sopra che ne fanno abbassare il voto che altrimenti sarebbe stato ben oltre l’80. Da comprare, specie tenendo in considerazione il prezzo super competitivo pari a 19,90 euro, proprio da paura.