Salve a tutti, ieri sera ho finito Black Mirror 2 a distanza di circa un anno dal primo episodio della saga (che pur non essendo a mio modesto parere un capolavoro, rientra senza ombra di dubbio tra i giochi più affascinanti degli ultimi anni). Ad ogni modo concluso questo preambolo, cercherò di argomentare come sempre , quello che mi è piaciuto e quello che non mi ha convinto di questo celebre sequel.
PRO -
DARREN. Ho notato che a molti non è andato giù il personaggio di Darren, c'è chi lo ritiene forzato, maleducato e di sicuro non sarà simpatico a tutti, però a me è piaciuto molto e non solo per gli ottimi gusti musicali (già il fatto che gli piacciano i Pearl Jam gioca a suo favore nella mia personale scala di gradimento
) e letterari (commenta positivamente i romanzi di Philip K. Dick, Roger Zelazny,Stanislaw Lem) ma anche perchè lontano dal solito stereotipo buonista, oltre ad essere perfettamente coerente con la storia. Non dimentichiamoci che
i membri della famiglia Gordon sono di natura scorbutici, burberi, un po' rudi, inoltre questo suo essere amaramente sarcastico, "politicamente scorretto" (parla di Bush e Saddam, critica perfino il sistema sanitario americano) , incazzato con il mondo rientra nell'ottica di un ragazzo poco più che teenager che è cresciuto senza una figura paterna e con una mamma spesso malata, brillante ed intelligente al punto giusto da dire quello che non gli piace della società . Insomma al di là del contesto ed anche entrando nella sfera dei gusti personali, io preferisco un personaggio del genere ad una Zoe Castillo di Dreamfall , insopportabile con le sue amenità ed i suoi commentini riservati al giocatore occidentale viziato. Ah dimenticavo, carini i riferimenti di Darren alle avventure Sierra ed anche la citazione di Monkey Island quando il protagonista presentandosi dice "
I'm a mighty physic student!" .
COLONNA SONORA : Discreta, non imponente o particolarmente memorabile ma gradevole sottofondo che insieme agli ottimi effetti sonori (pioggia, lampi, fulmini e saette, passi ) gioca un ruolo importante nelle scene di maggiore impatto emotivo.
SUSPENCE : Apprezzabile il tentativo di mettere un pò di pepe al tradizionale svolgimento da avventura grafica e di provare a scuotere il giocatore dal torpore con inseguimenti e morti improvvise (anche se il sistema di autosalvataggio si rivela provvidenziale). Nulla di particolrmente innovativo, per carità, ma che in alcuni frangenti si rivela una scelta azzeccata.
GRAFICA: Promossa con qualche riserva . Molto bella la grafica e le animazioni (seppure con qualche eccezione) , i fondali pre-renderizzati, le ambientazioni ricche di oggetti e curate. Meno belli i pochissimi primi piani (nelle scene introduttive iniziali , curiosa la zazzera di Samuel che sembra portare un topo morto in testa!
, bruttino il viso di Darren che a volte sembra addirittura sproporzionato ) , i dettagli di qualche oggetto, goffi i movimenti di alcuni personaggi.
Bruttina l'animazione che introduce nelle scene finali la sanguinosa morte causata dai meccanismi d'ingresso della grataGAMEPLAY: Divertente, ricco di enigmi e indovinelli, alcuni semplici ed intuitivi, altri un pò difficilotti e forzati , alcuni eccessivamente fantasiosi e poco realistici (
voglio capire per quale legge della fisica quando Darren è nei sotterranei e fa esplodere il blocco di calcestruzzo, esso cadendo apre letteralmente e scopre il bocchettone facendo addirittura sparire il portellone!!! . Passiamo all'enigma del baule: orsù è davvero ingiustificabile trovare un meccanismo di apertura così perverso per aprire uno scrigno dove c'è solo qualche oggetto senza grande valore sottratto ad un prigioniero. Ed ancora, come ha fatto Darren ad essere sicuro che Tom affondasse nel fango in modo remissivo e gettasse la pistola senza verificare se fosse possibile salvarsi in altro modo?) ma in fondo mai eccessivamente frustranti, forse ne avrei gradito qualcuno in meno (avrei evitato il solito gioco del 15), ma questo fa parte dei gusti personali, non ho mai nascosto di non essere un fine enigmista. Utile all'occasione ricorrere alla barra spaziatrice per rivelare gli "hot spot" mentre l'uso della mappa permette di spostarsi agevolmente. Tutto sommato non si può dire che sia un gioco con un basso livello di sfida.
L'uso dell'inventario è invece discutibile, capisco che sia un problema atavico delle AG e che noi siamo comunque disposti a chiudere un occhio, ma davvero mettersi in tasca una puleggia di dimensioni non indifferenti mi sembra troppo (nonostante il commento ironico del protagonista).
CONTROALTRI PERSONAGGI: Meno riuscito il personaggio di Angelina, che non va mai oltre lo stereotipo della femme fatale
e traditrice la solita bambolona ancheggiante delle avventure grafiche, mai una sfumatura sul suo carattere, le sue paure , quello che la muove, mai un momento che scopra le sue fragilità, che racconti la "sua" storia. Gli altri personaggi sono difficilmente valutabili, perchè sono poco più che comparse, macchiette, mai veramente incisivi, forse l'unico che si salva dall'anonimato e di cui si scopre qualcosa di più è il maggiordomo Bates.
DIALOGHI E DESCRIZIONI : I dialoghi non sono eccessivamente lunghi anche se si poteva accorciarli un po' di tanto in tanto, snervanti invece le descrizioni. E' proprio necessario che Darren mi spieghi cosa sia un televisore o una teiera, sebbeno lo faccia con ironia? Certo è possibile skippare i commenti ma si sa, un avventuriero attento se li sciroppa comunque sperando di scoprire qualche dettaglio utile.
TRAMA. Purtroppo si. Come hanno già ampiamente detto e spiegato alcuni utenti prima di me, la struttura narrativa di Black Mirror II è troppo superficiale, anzi in alcuni punti fa acqua da tutte le parti. Davvero troppi gli espedienti deboli ed inverosimili , le note stonate le forzature più o meno fondamentali per passare inosservati. In linea di massima la prima parte a Bidderford è piacevole e tutto sommato gradevole, ma il tutto comincia a complicarsi dannatamente dopo
l'incidente della madre di Darren, troppe incongruenze,
inconcepibile come un ragazzo la cui mamma è in ospedale e in coma, possa pensare di andare prima a cambiarsi e poi a giocare al detective partendo alla ricerca delle foto di una ragazza conosciuta solo qualche giorno prima (capisco il colpo di fulmine però mi sempra davvero troppo fragile come elemento narrativo) facendo anche commenti sarcastici ed allusivi sull'eventuale conclusione della serata con l'avvenente pulzella. Non contento poi si disinteressa completamente dal provare che sua madre ha pagato l'assicurazione sanitaria per lanciarsi in improbabili ipotesi investigative. Inspiegabile, inoltre, come un figlio possa pensare di staccare anche per un istante i fili del monitor del macchinario che controlla le condizioni cliniche della madre. Neanche la mente più malata avrebbe potuto partorire un'idea del genere. Con il ritorno a Willow Creek si va di male in peggio. In realtà è un pò la motivazione di base che spinge Darren ad andare in Inghilterra ad essere molto debole, parte senza fare una piega mentre sua madre è deceduta. Un atteggiamento così superficiale forse l'avrei giustificato se gli fosse morto il cane ed uno slancio così generoso per una donna quasi sconosciuta e che lo ha già messo in pericolo facendogli incontrare Reginald Borris mi sembra esagerato. Quando invece è così vicino a risolvere la faccenda della sparizione di Angelina, prima fa il brillante con la bibliotecaria e poi finisce con l'interessarsi al "Gordon's Chronicle" e gigioneggia in paese. Perchè poi i turisti tedeschi sono sempre nel museo nonostante lo abbiano già visitato il giorno prima (mica parliamo del Louvre ma di quattro mura con una decina di oggetti da osservare!). Ancora, quando Darren si trova nel castello di Black Mirror Castle è altamente inverosimile come riesca a girare per la casa rompendo specchi, spaccando il muro, aprendo scompartimenti segreti, il tutto senza attirare l'attenzione di nessuno. Il giardiniere Luis non torna in Galles nonostante gli sia stata offerta una corposa "liquidazione" per una questione sentimentale (vuole tornare solo in quel castello nel quale ha lavorato per anni), e poi improvvisamente si fa corrompere da Angelina per lanciarsi (lui già anzianotto) in un'improbabile aggressione a Darren. Inoltre se Bates dice nelle scene finali che immaginava che Darren fosse Adrian, dal suo accento, allora perchè non lo ha allontanato dal castello, cacciandolo, trovando una scusa, chiamando la polizia? Strano poi come nelle scene finali Darren trovi addirittura per terra la spiegazione del meccanismo di apertura delle mura! E poi qualche morte di troppo, non giustificata (quella di Fuller) o che rientra proprio di striscio (la storia di Carrie, la ragazza suicida perchè ricattata anche lei dal fotografo???). Potrei continuare con altre incoerenze narrative ma preferisco soffermarmi sul fatto che il finale è spudoratamente intuibile, timido e poco riuscito il tentativo di spostare l'attenzione da Darren ad Angelina, purtroppo ci voleva ben altro colpo ad effetto per evitare una conclusione che risulta banale e scontata..
Riflessioni finali...Ho iniziato a giocare con molta curiosità a questo titolo perchè sfruttare il filone narrativo che aveva fatto il successo del primo episodio era potenzialmente molto rischioso. In Black Mirror I il
rovesciarsi improvviso dei ruoli rappresenta infatti una parte importantissima nella dinamica del gioco, quindi la sfida era cercare di evitare eccessivi rimandi e trovare un percorso diverso che tuttavia riprendesse la storia dei Gordon. Sfida che, purtroppo tocca dirlo, i ragazzi della Cranberry Production hanno perso malamente. In parole povere se la sorte di Samuel sciocca letteralmente il giocatore nella parte finale del primo Black Mirror e ne costituisce la struttura portante del gioco, in questo seguito quello che accade a Darren e Angelina è praticamente un trascinarsi stanco (benchè condito da intermezzi ludici apprezzabili) fino al fiacco colpo di scena parzialmente prevedibile sin dall'inizio. Alzi la mano chi non si aspettava sin dai primi istanti che
Darren fosse un Gordon, e più in avanti, che Angelina fosse in qualche modo coinvolta con la sua famiglia. . Nonostante il gioco sia a tratti divertente, alcuni elementi mi sono sembrati poco originali (ancora sette segrete ?), non mi è piaciuto affatto il finale sfacciatamente aperto, inoltre troppe le sviste a livello narrativo per passarci su e godere pienamente questo secondo episodio di Black Mirror che, tocca dirlo, seppur ben realizzato da un punto di vista prettamente "commerciale" (presenta tutti gli ingredienti utili : grafica accattivante, ambientazioni familiari, enigmi e suspence ), mi è sembrato ampiamente inferiore al precedente in termini puramente narrativi, anzi l'intera storia mi è sembrata come un enorme castello di sabbia che hanno pensato di abbellire il più possibile , senza però pensare alle fondamenta (il plot), che si sgretolano invece inesorabilmente sotto i colpi di un po' di sano spirito critico.
Voto finale 70 /100