Con l'adrenalina che gli faceva pulsare le tempie, Erithar prese un paio di passi di rincorsa, per poi lanciarsi verso il centro della stanza con una capriola, giungendovi in piedi. I malviventi (in tutto quattro) restarono allibiti per un istante da quell'improvvisa apparizione, ma si ripresero immediatamente e urlarono: «Eccolo là, il cane! Ammazziamolo!»
«Potete scordarvelo!» replicò l'Alchimista in tono beffardo. A questo punto era il momento dei fuochi d'artificio, a meno che non volesse tentare la via di fuga dalla finestra, o attendere che gli avversari venissero avanti.
«Potete scordarvelo!» replicò l'Alchimista in tono beffardo. A questo punto era il momento dei fuochi d'artificio, a meno che non volesse tentare la via di fuga dalla finestra, o attendere che gli avversari venissero avanti.