I videogiochi (AG)in Italia non si riescono a sviluppare perché non c'è business e non si è all'altezza dei Tedeschi e neanche degli Spagnoli .C'è un abisso. (Il Loro punto di forza sono le trame poi viene il resto )Sono professionisti.
Non sono d'accordo. Ora tu fai riferimento alle AG e probabilmente, anzi sicuramente, in campo AG hai ragione, tuttavia per quanto riguardano gli altri generi di giochi ci sono piccoli team che hanno sfornato dei bei lavori. Ad esempio quelli di Ovosonico o i creatori di Dawnward o ancora i Santa Ragione che hanno fatto Mirror moon. Il problema qui in italia non è tanto di competenza tecnica e tanto meno nello sviluppare trame. Ad esempio io ho una valanga di idee e di trame (anche perchè nel mio team siamo tre scrittori, quindi non manca il materiale da cui attingere) e quando riuscirò a implementarle nei futuri giochi che voglio fare sarà una gran soddisfazione.
Il vero problema in italia è di ordine mentale ed economico...ti spiego cosa intendo.
In italia non esiste più la mentalità imprenditoriale, non c'è piu la voglia di vivere una avventura e dare sfogo alla propria creatività. Ormai la nostra decadente società italiana è fatta di vecchi rincoglioniti e di giovani zombie senza spirito di iniziativa.
Un primo aneddoto personale: come ogni italiano medio che si rispetti ho un po di problemi di lavoro, cosi questa estate mi presento in una ditta locale che fa pubblicità, sapevo che avevano bisogno di un grafico. Alla fine del colloquio viene fuori che loro ovviamente volevano lo sbarbatello appena uscito da scuola per pagarlo una minchiata e che però doveva anche saper fare (
) ma si lamentavano perché i giovani di oggi non sanno fare niente e non hanno voglia di applicarsi...parola del titolare. Quindi se è vero che tutti vogliono solo sfruttarti è anche vero che la gente oggi tende a stare seduta, non ha voglia di spremere un pò le meningi e la creatività....nei giovani questa cosa è devastante.
Detto questo proprio in quel periodo decido con risolutezza di avviare il progetto del team indipendente insieme a due miei amici...i problemi cominciano subito ad emergere...problemi non tecnici ma di natura tipicamente "sociale".
Non si riesce a trovare la gente giusta con cui lavorare!
Gia di per sè è un campo che necessita di certe competenze, quindi questo basta a sfoltire la cernita.
Poi il vero problema è che buttarsi in un progetto come questo richiede "voglia di avventura" appunto...si perchè è un investimento di tempo ed energie sul lungo termine e al presente non vedi di certo una lira.
Gli dico alla gente: entri nel team e a seconda della percentuale di lavoro che fai prendi i corrispettivi sui guadagni netti....alla fine è una situazione equa per tutti. Si diventa un team dove non c'è un dipendente ma siamo tutti soci e tutti co-responsabili e co-beneficiari dei propri sforzi. Che vuoi di meglio? Anche perchè qui in italia fuori c'è il vuoto assoluto...se devi farti sfruttare per pochi soldi in tirocinio tanto vale che provi a fare qualcosa di tuo che perdipiù ti piace! Giusto? Eppure quando poi si va sui fatti tutti si tirano indietro e nonostante non abbiano alcuna prospettiva di lavoro. Che devi pensare? Che è una società di falliti...falliti interiormente.
Successivamente trovo un bravo programmatore in C++, wow...apriti cielo! finalmente la figura che cercavo...anche perchè aveva gia fatto qualche giochino in unity quindi aveva esperienza. Gli faccio la proposta...peccato che gia lavora in una ditta (fa gestionali...sai che coglioni!) dieci ore al giorno e non ha le energie per mettersi al computer anche a casa...altrimenti gli sarebbe piaciuto. Puoi biasimarlo?
Morale della favola...chi non lavora non ha lo spirito per tentare una avventura del genere...non guarda in prospettiva...chi lavora non ha le energie e la motivazione.
L'unica sarebbe tentare il crowdfunding, racimolare un pò di soldi in modo da poter pagare nell'immediato la gente.
See auguri! Prova a mettere dei dipendenti in italia poi vedi come ti devastano le tasse!
Un commercialista mi ha detto...apri la ditta all'estero...ecco la soluzione.
Alla fine facciamo tutto tra di noi nel tempo che riusciamo a racimolare e con sforzo, queste sono le reali motivazioni che ho incontrato...zero teoria...zero "dati statistici" che tutti sbandierano e che alla fine non sono utili neanche per pulirsi le chiappe visto che non sono su carta. Il problema è insito nella società italiana.
- Codice: Seleziona tutto
Poi se lo sconto danneggia la compagnia, o meno, sono decisioni di marketing tra la stessa e il rivenditore che al cliente non dovrebbero importare. Alcuni mettono i prodotti in saldo per promuoverli, altri per toglierseli dai piedi... le ragioni dietro il dipartimento di sales e marketing hanno senso, perché nessuna compagnia venderebbe qualcosa col 90% di sconto se non ci rientrasse in qualche modo.
Non è cosi facile nel nostro campo. Se su steam vendo un gioco a 10 euro e con i saldi scende a 4 euro il guadagno cala di molto. Considera che steam si prende il 30% sulla vendita...poi devi togliere le spese vive per l'engine e software vari (ma viva blender dico io!) e infine le tasse infami. Se sei un piccolo team ovviamente venderai si...ma con una bella contrazione sui guadagni. Se ci devi vivere (e sviluppare richiede una marea di tempo quindi alla fine devi poterci vivere se vuoi sfornare prodotti di qualità) è dura.
Non dico sia ingiusto, anche io ho comprato diversi titoli in saldo, ma non è una panacea come molti pensano.